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Sempre più diffusa la ricerca “ come fare il backup ” su Google

Sempre più diffusa la ricerca “ come fare il backup ” su Google

Google Trend ci evidenzia come nel 2017 una delle ricerche più frequenti sia stata “ come fare il backup ”. Il dato può ritenuto incoraggiante, la consapevolezza degli utenti aziende/privati di mettere i propri dati al sicuro.

Il 2017 ha visto protagonisti dal panorama cyber di tutto il mondo malware e randsomware davvero per tutti i gusti da Wannacry a Notpetya, da Xavier a Leaker Locker.
Numerose case history in giro per il web avvallano il fatto che, eseguire regolarmente e in modo completo una procedura di backup dei propri dati è fondamentale, al fine di evitare disastrose perdite definitive o imbattersi in richieste di riscatti per ottenerne la restituzione.
Una delle prime minacce del 2018, è Mami, è un trojan in grado di rubare informazioni e dirottare il traffico modificando le impostazioni del DNS. Il malware, in sé, è un eseguibile per Mac in grado di catturare screenshot, far cambiare direzione ai clic del mouse, scaricare e caricare file, avviare script per Mac ed eseguire comandi sul sistema.

I nuovi software di backup permettono numerose personalizzazioni e una gestione snella e rapida adattabile ad ogni tipo di esigenza.
Le procedure di back up però sono da considerarsi complementari all’utilizzo di anti-spam e anti-virus che in prima battuta hanno il compito di arginare i rischi esterni.

La strategia 3-2-1

Indipendentemente da quello che si deve archiviare, c’è solo un modo su come fare il backup in modo corretto e mettere i propri dati al sicuro : seguire l’approccio 3-2-1.

  • Creare tre copie dei dati in modo che nessun evento singolo possa cancellarli tutti.
  • Salvare i dati su due supporti diversi, per esempio un’unità interna e una esterna (disco, USB, cloud, ecc.).
  • Tenere sempre una copia offsite per proteggerli da disastri fisici come furti, incendi o inondazioni.

L’approccio 3-2-1 è particolarmente importante perché introduce il concetto di ridondanza nella strategia di backup. Questo significa che se un incendio riesce a distruggere l’infrastruttura IT e tutti i documenti cartacei, si potrà fare ancora conto sul backup in cloud, o se l’unità USB usata per salvare una presentazione finisce in lavatrice, si potrà ancora disporre di una sua copia sull’hard disk esterno.

Con una precisazione importante: seguire la strategia 3-2-1 non significa avere bisogno di più soluzioni di backup. Le migliori soluzioni sono in grado di fornire, infatti, funzionalità di backup locali e in cloud e sono capaci di gestire tutto ciò che si archivia cosi da mettere i proprio dati al sicuro.