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Fibra ottica: In italia ancora poco diffusa ma in grande diffusione

Secondo i dati forniti dal FTTH Council Europe, l’organismo fondato da Alcatel-Lucent, Cisco, Corning, Emtelle e OFS per promuovere l’accesso alla fibra ottica nel Vecchio Continente, il numero di abbonati in Europa a servizi di fibra ottica al 30 settembre dell’anno appena trascorso ha raggiunto quota 35,9 milioni con un incremento del 19% rispetto al 2014.

Prima la Lituania con il 36,8%. L’Italia rimane in coda, con una percentuale che supera di poco l’1,3, seguita agli ultimi postio da Polonia, Germania e Croazia.

Per riparare al fatto della scarsa diffusione poco più di due anni fa il Governo italiano ha approvato il Piano Strategico per la banda ultralarga, che ha lo scopo di raggiungere gli obiettivi in tema di miglioramento ed estensione delle infrastrutture di connettività veloce in fibra ottica. Lo scopo della strategia è riuscire a coprire entro il 2020 l’85% della popolazione con servizi Internet pari o superiori a 100 Mbps, e di offrire al 100% della cittadinanza un accesso alla rete di almeno 30 Mbps.

Gli strumenti previsti per attuare il Piano Strategico vanno dalla semplificazione amministrativa alla riduzione dei costi per interventi di realizzazione dell’ infrastruttura, dalla realizzazione di opere dedicate alle aree Bianche alla creazione della mappatura del sopra e del sottosuolo.

I fondi stanziati per questo piano ammontano a 5 miliardi di euro di fondi pubblici nazionali, di cui 3,5 miliardi provenienti dal Fondo del ministero dello Sviluppo e 1,8 miliardi da programmi operativi nazionali e regionali.

Secondo i dati del ministero dello Sviluppo economico, dal 2015 al 2018 la popolazione raggiunta da internet fino a 30 Mbps salirà dal 26,4% al 71,5% (oggi si attesta 35,4%). La Fibra Ottica a 100 Mbps salirà dal 10,1% al 23,1% (nel 2017 è all’11%).

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